Come riesco a tenere un bambino impegnato anche per quattro ore senza che si annoi

Francesca è una mia amica ed è la mamma di Nicola, un bambino di 4 anni.

Un giorno, davanti a un caffè, mi ha raccontato che ha un grosso problema…

tutti i pomeriggi, dopo la scuola, Nicola è a casa e lei non sa come tenerlo impegnato.

Nicola dopo aver disegnato per pochi minuti, colorato o iniziato un’attività creativa inizia ad annoiarsi…

Così chiede con insistenza a Francesca di guardare i cartoni animati, oppure di usare il tablet.

Francesca non vorrebbe cedere, ma il pomeriggio è davvero lungo e così alla fine acconsente.

Francesca sa che da 20 anni io scrivo libri didattici e lavoro con le scuole e così mi ha chiesto:

“Perché non riesco a trovare attività che coinvolgano Nicola per più di quale minuto? Ne ho provate tante che ho visto su internet!”

Ecco, le ho detto, su internet ci sono tantissime attività molto bellie, lavoretti deliziosi, giochi simpatici…

Il problema è che la maggior parte di essi sono stati creati senza pensare all’età di sviluppo del bambino e alle sue reali competenze!

Puoi trovare tante attività creative, ma cosa succede se poi Nicola non riesce a svolgerle in autonomia?

Si annoia
Se si annoia lascia il lavoro a metà
Va in cerca di altri tipi di intrattenimento

Ma c’è una conseguenza ben peggiore che non viene considerata e che è potenzialmente pericolosa…

Se Nicola si rende conto più e più volte di non essere capace di svolgere attività proposte dalla mamma, inizia a demotivarsi…

inizia a credere di non essere capace di farle, e questo mina la sua autostima.

Gli obiettivi, infatti, devono essere alla portata del bambino, ma non banali.

Occorre proporre attività che richiedono uno sforzo, per cui il piccolo si possa muovere in quella che il pedagogista Vygotsky chiama “Zona di Sviluppo Prossimale“.

E come si può fare? Mi ha chiesto Francesca.

Il Ministero dell’Istruzione e la Comunità Europea hanno individuato delle Linee Guida…

Tali Linee Guida vengono usate dagli Insegnanti e da chi fa progetti per bambini di 3-6 anni.

Basterebbe proporre a Nicola attività che le rispettino e siano adatte alla sua età!

Non occorre essere un pedagogista o un insegnante, è sufficiente scegliere le attività giuste.

Alla fine della chiacchierata ho regalato a Francesca uno dei miei libri dove propongo attività create proprio con questo metodo.

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